MAZZARINETTE E MAZZARINATE

di Giuditta Giardini
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Visse un tempo Girolamo Martinozzi, rampollo di una nobile famiglia fanese, che volendosi maritare sposò la bella Laura Margherita Mazzarino, sorella del Cardinale Mazarin, primo ministro e consigliere del giovanissimo Luigi XIV, le Roi Soleil. Dall’unione nacquero due graziose figliolette Laura e Anna Maria Martinozzi, che, neppure adolescenti, vennero richiamate dallo Zio alla Corte di Francia assieme alle loro cinque cugine, figlie della sorella della contessa Geronima. In due round, tre prima e quattro poi, le sette giovani assaltarono le Palais Royal, senza alcun timore. Belle e slanciate, il loro incarnato scuro riluceva tra il pallore sepolcrale delle diafane pariginefiglie di italico splendore e di romana grazia, per i loro modi aperti e seducenti ben presto si guadagnarono grande notorietà e numerosi nemici.
Les Mazarinades

Les Mazarinades

Infatti, furono allontanate dalla Capitale nei tempi della Fronda (1647) e  apostrofate dalle malelingue con il nomignolo di Mazarinettes, che rima con l’odierno soubrettes, per di più, strascichi della loro fama ci sono giunti in piccoli pamphlet satirici contro l’operato dello zio, le Mazarinades, dove all’occasione vengono dipinte come streghe nere come la fuliggine, con occhioni da gufo, ruvida corteccia e sopracciglia da dannate, mentre in altre invettive sono princesses de terre o anche serpents nauséabonds. Lo stesso Cyrano de Bergerac, secondo monsieur Doulong, le accolse paragonandole a scimmie selvatiche e temendone assolutamente l’innesto. In alcune lettere del tempo si legge proprio di come venissero fortemente sentite come herangères de Rome (straniere di Roma) che avevano osato presentarsi alla maison du Roi al pari della legittima sfilza di principesse di sangue, che, ora, si trovavano a concorrere con le sfrontatissime italiane per la ricerca del buon partito. Infatti questo gemellaggio non fu casuale, il Cardinale aveva già assegnato ad ogni nipote un titolo o un rango e causale non fu neppure l’educazione che le giovani ricevettero prima in Italia (Mazzarino a V.S.: “e troverà che l’educazione di Francia non cede punto a quella d’Italia”) e poi à Paris, che fece di loro perfette mademoiselles di Corte. Se le nostre fanesi s’avviarono di buon grado verso il loro destino già segnato, Laura sposando Alfonso IV d’Este, duca di Modena e Anna Maria il  Prince de sang Armand de Conti, le loro cinque cugine opposero più resistenza. 455px-Fragonard_-_Blind_man's_bluff_game

Laura, la tranquilla, sposò Luigi Borbone e divenne duchessa di Mercoeur; Ortensia sposò Charles de La Porte de La Meilleraye portando in dote titolo e ricchezze del Cardinale, ma subito insofferente dell’esasperante gelosia e moralismo del marito (che si dice arrivò a castigare le nudità delle statue e quadri appartenuti al Cardinale con vernice e scalpello) partì alla volta di Roma dove l’aspettava la sorella Maria andata in sposa a Lorenzo Colonna e già stanca di lui. Insieme intrapresero un rocambolesco viaggio per le corti d’Europa e finirono: Ortensia a Londra come protegée di Re Charles II Stuart (1675) e la sorella Maria a Madrid protetta da Almirante di Castiglia e dalla Reggente di Spagna.Olimpia Mancini, Contessa di Soissons, lasciò la Francia per non finire alla Bastiglia con le altre favorite del Re, infatti con la sorella Marianna, ora duchessa di Boullion, e buona parte delle grandi dame delle Corte vennero coinvolte nell’affaire des poisons (affare dei veleni) e sospettate di aver partecipato a messe nere e riti magici nella dimora della Voisin. Le Mazarinettes lasciarono un segno indelebile nella Francia bigotta de l’Ancien Régime tanto che tutt’ora tanti ne scrivono e molti ne parlano, e quantunque schernite dall’aristocrazia del tempo, la letteratura odierna ne ha fatto modelli di intelligenza e indipendenza.

 

 

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